Sud Food Express

"Il cibo è un privilegio. Cucinare è arte. Assaggiare è donarsi"


Ciro Grimaldi: un mediterraneo doc a Tenuta Corte San Lorenzo

Ciro Grimaldi: un mediterraneo doc a Tenuta Corte San Lorenzo

Ciro Grimaldi: un mediterraneo doc a Tenuta Corte San Lorenzo. Lo chef amanuense

Ciro non ama definirsi chef perché “in cucina c’è tanto da imparare ed è un ambito immenso”. Tuttavia, alla soglia dei 30 anni, Ciro Grimaldi può vantare un curriculum vasto di esperienze nel settore della ristorazione. Approdato a Tenuta Corte San Lorenzo nel 2021, è qui che sta crescendo davvero, facendo la sua prima esperienza da chef a capo di una brigata di giovani, pieni di sogni. Proprio come lui era un tempo, desideroso di apprendere. “Al termine di una giornata lavorativa, avevo l’abitudine di scrivere su un quaderno ( che ho ancora) i passaggi dei vari piatti che avevo visto preparare”, ha spiegato.

Aiuto cuoco al ristorante “Due Madonne” di Sassuolo

Ciro ha cominciato ad “abitare” in cucina molto giovane. Durante gli studi superiori all’istituto alberghiero, ha fatto la sua prima esperienza all’Hotel Cerere a Sant’Egidio del Monte Albino. Inizialmente era un semplice aiuto cucina, un adolescente attento a carpire tutti i trucchi del mestiere ma soprattutto ad apprendere le diverse tecniche di preparazione. Dopo il diploma Ciro Grimaldi è volato a Sassuolo, dove al ristorante “Due Madonne”, si è misurato con la prima esperienza lavorativa lontano dagli affetti.

Ciro Grimaldi: un mediterraneo doc a Tenuta Corte San Lorenzo. La palestra del ristorante “Tasso”

“E’ qui che ho appreso come si preparasse la salsa bernese, il fondo bruno, la salsa olandese, la zuppa di pesce. E a fine giornata appuntavo tutto su un quadernino, così da fissare meglio i processi”, ha spiegato il giovane chef. Dopo un po’ è ritornato nella sua terra, nella città che fa da “palestra” a molti aspiranti chef, ovvero Sorrento. “L’esperienza al ristorante pizzeria “Tasso” è stata molto formativa per me. Si faceva sia “spicciolata”, sia banchetti. Ho lavorato moltissimo. Ho avuto la possibilità di confrontarmi anche con ospiti stranieri. Le materie prime che utilizzavamo lì erano di primissima qualità”, ha spiegato Grimaldi, “I proprietari vi tenevano moltissimo”.

Da Ravello a Miami: al cospetto del noto Oliver Glowig

Il ristorante Caruso a Ravello ed il “Quattro Passi” a Nerano hanno seguito l’esperienza sorrentina. Negli anni 2014/2015 Ciro è entrato a fare parte dello staff del ristorante dell’Hotel Capo La Gala. “Il patron chef era Domenico Iavarone e l’hotel aveva assunto la consulenza di Oliver Glowig. Grazie a questo staff, ho avuto la possibilità di fare un’esperienza invernale in Svizzera all’hotel “The Capra, ha spiegato il giovane Grimaldi. Tuttavia la Svizzera non gli basta per ampliare le sue conoscenze.

Ciro Grimaldi: un mediterraneo doc a Tenuta Corte San Lorenzo. Da Miami a Monte Carlo

Qualche mese dopo è volato negli States, grazie allo chef Antonio Mellino del ristorante “Quattro Passi”. “A Miami abbiamo portato la cucina italiana, gli spaghetti alla Nerano piacevano tantissimo. Successivamente sono stato anche al Monte- Carlo Beach a Roquebrun Cap Martin. Vi arrivai come capo partita e facevamo cucina italiana mediterranea e non francese. Lì ho appreso come cucinare il branzino all’acqua pazza con zuppa di pesce a parte“, ha spiegato il giovane chef.

Ciro Grimaldi: un mediterraneo doc a Tenuta Corte San Lorenzo. Riabituarsi alla “tradizione”

Da maggio 2021 Ciro Grimaldi è stato assunto come patron chef alla tenuta che si trova a Corbara. “Il 1 maggio dello scorso anno abbiamo aperto la struttura. Potrei dire che, dopo una serie di esperienze fuori dall’Italia, ho dovuto di nuovo capire come si mangia qui e soprattutto cosa si aspetta la clientela. Io sono a favore della tradizione in tutte le sue forme. Utilizzo molto il limone nei miei piatti perché il suo profumo è un ricordo infantile. Lo applico molto sui primi piatti, tipo pasta patate e totano“, ha sottolineato Ciro Grimaldi.

Ed il dessert? Cosa rappresenta per il giovane chef. “E’ la coccola finale del pasto. Il cliente deve rimanere sorpreso. Deve essere semplice, piccolo e gradevole”, ha affermato lo chef.

Tenuta Corte San Lorenzo, dunque, può vantare un giovanissimo chef, a cui si affianca un sommelier esperto e preparato. Se volete sapere di chi si tratta, cliccate qui!



%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: